Unione europea anno 2019: Fase finale del piano Kalergi
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Gradatamente, ma inarrestabilmente il progetto kalergi si sta realizzando.  Kalergi, chi era costui? Per molti è soltanto uno sconosciuto, ma invece è una figura ben nota nei circoli che “contano” sia in Europa, che in America.

Kalergi era convinto che occorreva promuovere lo spirito europeo prima attraverso la convergenza di interessi materiali per ottenere la pace in Europa.

In quest’ottica lanciò il suo primo appello all’unità europea già nel 1922.

L’anno successivo propose il primo progetto moderno di una Europa unita nel suo libro Paneuropa, il cui messaggio fu percepito tra le due guerre da personalità come Adenauer, Churchill, De Gasperi e Schuman.

L’Unione Paneuropea, nata nelle ceneri della Prima grande Guerra, aveva quale scopo ufficiale quello di impedire un nuovo conflitto mondiale, ma lo scopo surrettizio, ma reale, era di unificare l’intera Europa al fine di integrarla nel Nuovo Ordine Mondiale basato su una Federazione di Nazioni guidata dagli Stati Uniti.

Nel 1925 nel suo profetico libro, oltre che in altra opera più famosa, Praktisher Idealismus, Kalergi immagina un continente europeo multiculturalista e multietnicista riunito in una federazione di stati uniti.

Fu sempre Kalergi che ispirò nel 1923 l’idea di riunire il carbone tedesco ed i minerali francesi sotto un’unica autorità, progetto che venne realizzato soltanto nell’immediato dopoguerra, nel 1952, sotto il nome di CECA (Comunità europea del carbone e dell’acciaio).

Fu sempre Kalergi a proporre nel 1929 di adottare come inno europeo l’Inno alla gioia di Friedrich von Schiller con musica della Nona sinfonia di Ludwig van Beethoven, che è lo stesso inno poi adottato dall’Unione Europea.

Kalergi, muovendosi con abilità ed astuzia riuscì a convincere della bontà delle sue idee innovative i più importanti capi di stato, che a loro volta sostennero e  promossero il suo progetto di unificazione europea.

L’unificazione europea avrebbe costituito il primo passo verso un unico Governo Mondiale.

Con l’ascesa dei fascismi in Europa, il “Piano Kalergi” subì un rallentamento prima ed un arresto successivamente e così l’Unione Paneuropea venne sciolta, ma dopo la Seconda Guerra Mondiale Kalergi, pervaso dalle sue spasmodiche iniziative di grandezza ed appoggiato da Churchill, da importanti giornali e da logge massoniche, riuscì a far accettare il suo progetto dal Governo degli Stati Uniti.

Il progetto Kalergi, che costituisce la base della costruzione dell’unità europea, fu una vera e propria cospirazione in danno degli Stati europei dal momento che il suo epilogo consisteva nel “genocidio programmato dei popoli europei”.

Il progetto europeista sostanzialmente è un progetto mondialista destinato a creare un mondo abitato da un’unica razza umana, frutto finale del meticciato totale realizzato grazie alle migrazioni e all’abbattimento delle frontiere.  Una umanità imbruttita e segnata dagli incroci con gli immigrati.

Nel suo libro «Praktischer Idealismus», Kalergi sosteneva che gli abitanti dei futuri “Stati Uniti d’Europa” non sarebbero più stati i popoli originari dei singoli stati europei, ma un vero e proprio gregge, una specie di subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale.

Secondo il pensiero di Kalergi per rendere l’Europa dominabile dall‘elite,  i popoli europei avrebbero dovuto diventare omogenei, trasformati cioè in una razza mescolata di bianchi, negri e asiatici.  

Per Kalergi  l’uomo del futuro sarebbe stato di sangue misto, eurasiatico-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani. A questi meticci Kalergi attribuiva infedeltà, crudeltà e altre caratteristiche, secondo lui indispensabili per ottenere la superiorità dell‘elite.

Kalergi teorizzava inoltre la necessità dell’abolizione del diritto di autodeterminazione dei popoli e, successivamente, l’eliminazione delle nazioni attraverso movimenti etnici separatisti o un’immigrazione di massa.

Eliminando per prima la democrazia, ossia il governo del popolo e poi il popolo medesimo attraverso la mescolanza razziale, la razza bianca sarebbe stata sostituita da una razza meticcia facilmente dominabile.

Teorizzava ancora Kalerci che abolendo il principio dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge e evitando qualunque critica alle minoranze con leggi straordinarie che le avrebbero dovuto proteggere, si sarebbe riusciti a reprimere la massa.

Non solo i politici del suo tempo diedero ascolto a Kalergi, ma anche le potenze occidentali credettero nel suo piano e così i servizi segreti americani, le banche e i più forti editori ed i proprietari dei mezzi di informazione finanziarono i suoi progetti.

I capi della politica europea sanno bene che è lui l’autore di questa Europa.

Kalergi, pur essendo sconosciuto ai più, in realtà è il politologo ispiratore dei trattati di Roma, di Maastricht e di Lisbona, oltre che dell’attuale multiculturalismo, mondialismo e liberismo dominante.

La novità del suo piano non è che accetta il genocidio come mezzo per raggiungere il potere, ma che intende creare dei subumani, affinchè grazie alle loro caratteristiche negative, come l’incapacità di giudizio autonomo e l’instabilità, garantiscano la tolleranza e l’accettazione di quella “razza nobile costituita dall’elite”.

Proiettando nell’attualità il suo pensiero si ha l’impressione che molte delle idee di Kalergi abbiano avuto concreta attuazione, sia nel sistema pseudo-politico della Ue, che nel vigente sistema di una generalizzata accoglienza, senza alcuna identificazione, né distinzione, di chiunque provenga dall’Africa e dall’Asia, un fenomeno questo che la propaganda multietnica definisce come inevitabile e necessario.

Kalergi promuoveva inoltre un progressismo sfrenato, l’abbattimento di ogni residuo della cultura tradizionale che lui identificava come “barbarie”, nonché, la molteplicità, l’eugenetica, il dominio della finanza apolide ed il trionfo del liberalismo totalitario. 

La “molteplicità” alla quale si riferisce Kalergi nei suoi scritti non è quella razziale ma un’altra molteplicità, cioè la promozione di una “moltiplicazione dei generi sessuali”.

Nel progetto finale di Kalergi esistono due categorie di europei: la prima è la massa della popolazione meticcia a cui spetta il destino di lavorare e produrre e la seconda quella dell’elite”, cui spetta ogni potere e privilegio.

In conclusione il piano Kalergi consentirebbe all’élite una sicura e maggiore governabilità sulle masse che non avrebbero più alcuna capacità di autogovernarsi.

A questo punto appare inevitabile chiedersi: SIAMO GIÀ NELLA FASE FINALE DEL PROGETTO KALERGI ED ANCORA NON LO ABBIAMO COMPRESO?

Radio LDR Informazione e Consapevolezza 19/10/2016 -Immigrazione o invasione ?

Dibattito tra Alfredo Lonoce e Ilaria Bifarini , a cura di Vittorio Boschelli